Napoli, 2 maggio 2011 – Napoli respira. Calano infatti le tonnellate di rifiuti per le strade della città, che passano dalle 2000 dei giorni scorsi alle 1500 di ieri. Il lento recupero è stato possibile anche grazie all’entrata in funzione, dopo una lunga pausa, della terza linea dell’inceneritore di Acerra, anche se si prevede una nuova pausa dovuta a lavori di manutenzione.
Una boccata d’aria che però, si preannuncia, avrà vita breve: secondo l’assessore all’Igiene Urbana del Comune, Paolo Giacomelli il sistema fragile provocherà già da oggi nuovi aumenti. A compromettere la situazione, le piogge dello scorso fine settimana che hanno portato alla quasi totale chiusura della discarica di Chiaiano,dove si è riusciti a sversare solo 35 delle 500 tonnellate previste. Disagi si sono registrati anche negli impianti: a Tufino e Giugliano la lenta evacuazione della frazione secca, ha impedito di smaltire le 1000 tonnellate normalmente accolte, che si sono ridotte a 600 circa. Insomma, sono molti i fattori che rallentano la raccolta e lo sversamento, provocando accumuli soprattutto nella zona orientale e nei quartieri di fuori grotta e calata Capodichino, e proprio in quest’ultima zona, si è reso necessario nei giorni scorsi un intervento straordinario dell’Asia. Situazione critica anche nella zona di piazza Garibaldi e di corso Umberto, mentre ai Quartieri Spagnoli gravi difficoltà si registrano nella raccolta dei rifiuti ingombranti, depositati dai cittadini accanto ai cassonetti e abbandonati in strada da giorni.
Al di là della situazione rifiuti, resta alta l’allerta per il rischio roghi: nelle scorse notti, infatti, i vigili del fuoco sono intervenuti su circa 40 incendi, appiccati soprattutto nella zona orientale dove tra San Giovanni, Barra e Ponticelli, ci sono in strada oltre 500 tonnellate di pattume.
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